cavaglio - limidario / gridone
Categorie: Escursioni impegnativePubblicato il: 14/06/2010
Cavaglio - Limidario (m. 2189) / Gridone (m.2155)
Difficoltà **
Tempo di salita h. 4.45
Dislivello m. 1700
Si lascia il paese lungo il viottolo che s’imbocca sotto un portico che dà sulla piazzetta della chiesa. Si arriva nel vecchio bosco e la mulattiera sale ora a tornanti ora ripida e dritta e va ad unirsi a quella che sale da Gurrone. Si raggiungono i terrazzamenti colturali che introducono ai grandi pascoli “del Zen” (m. 1.061). Si risalgono al centro i prati superiori del monte e alla loro sommità si piega verso l’interno della valle (di Cavaglio). Nel bosco, in leggera salita, si giunge alla radura superiore dei “Bius” (Biuse m. 1.274). Lasciate le ultime baite ci si innalza nel faggeto fino a una depressione detta “Tre confini” (m. 1.334, 20’). Il sentiero prende decisamente a salire a destra, innalzandosi sulle pendici del Monte Zuccaro. Usciti dal bosco ci si alza ancora per un centinaio di metri fino ad imboccare a destra la traccia pianeggiante che continua verso l’interno della valle. Si raggiunge poi l’alpe di Spoccia (m. 1.555) in rovina, dove è possibile trovare dell’acqua. Poco oltre l’alpe, la desolata “Quadra” (m. 1.604). Di nuovo si sale volgendo a occidente del rilievo tondeggiante che sovrasta le vestigia dell’alpe. Raggiuntane la sommità, il sentiero si distende lungo il crinale erboso che separa le valli del Limidario e del Gridone. Si superano alcuni dossi un poco pronunciati fino ad affacciarsi sull’ampio fornale del Gridone e a circa duemila metri, poco sotto la cresta, incontrate la sorgente “del Fornà” (m. 1.953). Dalla sorgente è possibile raggiungere entrambe le cime:
1. LIMIDARIO:si riprende la cresta soprasante la sorgente e si continua con un percorso evidente che segue la sommità delle ampie praterie meridionali del Limidario. La vista sulle Alpi e sulla pianura ha un’estensione davvero stupefacente.
2. GRIDONE: dall’erboso catino dove sgorga la sorgente si raggiunge le pietraia che prelude all’evidente Bocchetta del Fornale (m. 2.034). Dalla depressione si attaccano le facili ma delicate boccette della cresta orientale che conducono direttamente in vette; oppure si aggira la cresta sul versante settentrionale (elvetico) per imboccare un canale franoso non molto ripido che sbuca anch’esso sulla vetta orientale del Gridone (m. 2.155).