mostra "vitaliana" di giovanni frangi
Categorie: MostrePubblicato il: 29/06/2022
Date Evento: 10/08/2022, 11/08/2022, 12/08/2022, 13/08/2022, 14/08/2022, 17/08/2022, 18/08/2022, 19/08/2022, 20/08/2022, 21/08/2022
SABATO 2 LUGLIO 2022, alle ORE 18.00 presso PALAZZO PARASI a Cannobio, si terrà l'inaugurazione della mostra "VITALIANA" di GIOVANNI FRANGI, a cura di Marta Cereda.
La mostra sarà poi visitabile FINO A DOMENICA 21 AGOSTO 2022 nei seguenti giorni e orari:
- mercoledì e giovedì ore 16-19;
- venerdì e sabato ore 10.30-12.30 / 16-19;
- domenica ore 10.30-12.30.
- mercoledì e giovedì ore 16-19;
- venerdì e sabato ore 10.30-12.30 / 16-19;
- domenica ore 10.30-12.30.
Per informazioni:
- tel.: +39 0323 840809 (orari ufficio);
- e-mail: rete@unionelagomaggiore.it.
- tel.: +39 0323 840809 (orari ufficio);
- e-mail: rete@unionelagomaggiore.it.
LA MOSTRA
"Vitaliana" è il nuovo progetto di Giovanni Frangi per le sale di Palazzo Parasi a Cannobio.
In mostra, una serie di opere inedite, concepite e create per l'occasione, che traggono ispirazione dai Castelli di Cannero. "Vitaliana" è, infatti, il nome della rocca fatta costruire tra il 1519 e il 1521 da Ludovico Borromeo, di cui oggi i suggestivi ruderi sorgono su due isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva, che sembrano affiorare, come scenografia di una tragedia shakespeariana, dalle acque del Lago Maggiore.
Questa immagine, che è insieme di potenza e rovina, di resistenza e abbandono, evoca memorie e tempi lontani, ricorda il sublime, parla del rapporto tra uomo e natura, del tentativo di predominio dell'uno sull'altra.
Frangi, suggestionato da questa visione, ha cercato con questo progetto una nuova via al suo percorso, ponendo la fortezza al centro del suo lavoro: grandi dipinti e un ciclo di carte sono lo strumento per rileggere questo luogo e per trasportarlo al di là di ogni tempo.
In mostra, una serie di opere inedite, concepite e create per l'occasione, che traggono ispirazione dai Castelli di Cannero. "Vitaliana" è, infatti, il nome della rocca fatta costruire tra il 1519 e il 1521 da Ludovico Borromeo, di cui oggi i suggestivi ruderi sorgono su due isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva, che sembrano affiorare, come scenografia di una tragedia shakespeariana, dalle acque del Lago Maggiore.
Questa immagine, che è insieme di potenza e rovina, di resistenza e abbandono, evoca memorie e tempi lontani, ricorda il sublime, parla del rapporto tra uomo e natura, del tentativo di predominio dell'uno sull'altra.
Frangi, suggestionato da questa visione, ha cercato con questo progetto una nuova via al suo percorso, ponendo la fortezza al centro del suo lavoro: grandi dipinti e un ciclo di carte sono lo strumento per rileggere questo luogo e per trasportarlo al di là di ogni tempo.
L'ARTISTA
Giovanni Frangi è nato nel 1959, si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera, e vive e lavora a Milano.
Nella sua ricerca, è essenziale il rapporto con la natura e con il paesaggio, suoi soggetti privilegiati, campo d'indagine e strumento di interpretazione del mondo.
Frangi osserva, fotografa, stampa gli scatti, li seleziona, infine dipinge, ricostruendo sulla tela, con un processo di composizione, sintesi e traduzione, quel che ha visto, immortalato e fatto proprio.
Nella sua ricerca, è essenziale il rapporto con la natura e con il paesaggio, suoi soggetti privilegiati, campo d'indagine e strumento di interpretazione del mondo.
Frangi osserva, fotografa, stampa gli scatti, li seleziona, infine dipinge, ricostruendo sulla tela, con un processo di composizione, sintesi e traduzione, quel che ha visto, immortalato e fatto proprio.
LO SPAZIO
L'esposizione si iscrive nel quadro delle mostre pensate per valorizzare una storica costruzione risalente al XIII secolo, adibita per tanti anni a luogo di giustizia e di governo. Il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto come Palazzo Parasi, è stato accuratamente restaurato dall'Amministrazione Comunale, di concerto e sotto l'alta vigilanza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Regione Piemonte.
Si tratta di un imponente edificio che sorge a ridosso della Torre Comunale del XII secolo. Al piano terra, è presente un portico coperto con volte a botte che conserva lapidi, stemmi e rilievi del XIV secolo e due tombe romane. Ai piani superiori, sono state realizzate due aree destinate a spazio espositivo, una delle quali particolarmente interessante per il diretto contatto con le antiche capriate.
L'esposizione si iscrive nel quadro delle mostre pensate per valorizzare una storica costruzione risalente al XIII secolo, adibita per tanti anni a luogo di giustizia e di governo. Il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto come Palazzo Parasi, è stato accuratamente restaurato dall'Amministrazione Comunale, di concerto e sotto l'alta vigilanza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Regione Piemonte.
Si tratta di un imponente edificio che sorge a ridosso della Torre Comunale del XII secolo. Al piano terra, è presente un portico coperto con volte a botte che conserva lapidi, stemmi e rilievi del XIV secolo e due tombe romane. Ai piani superiori, sono state realizzate due aree destinate a spazio espositivo, una delle quali particolarmente interessante per il diretto contatto con le antiche capriate.
Contatti
Telefono: +39 0323 840809Email: rete@unionelagomaggiore.it
Referente: Rete Museale Alto Verbano
Indirizzo: Cannobio
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